Il National Health Laboratory Service del Sudafrica (NHLS), un servizio di patologia diagnostica composto da 265 laboratori che serve tutti gli ospedali e le cliniche pubbliche del Paese, è stato colpito da un attacco ransomware, proprio mentre lo stato sudafricano si trova alle prese con un’epidemia di mpox, il vaiolo delle scimmie.
Secondo alcune dichiarazioni, gli hacker avrebbero reso inaccessibili i database del servizio sanitario, bloccando inoltre le comunicazioni da e verso i fruitori del servizio. I dati dei pazienti dovrebbero, tuttavia, essere in salvo, cosa che non si può dire invece per i server di backup ed alcune altre sezioni del sistema.
Leggi anche: Hwg Sababa vince il bando per la cybersicurezza energetica
“Nemmeno i funzionari sanno quando i sistemi saranno ripristinati. Pertanto, tutti i nostri sistemi saranno inaccessibili internamente ed esternamente, anche da e verso strutture sanitarie fino a quando l’integrità dell’ambiente non sarà protetta e riparata. Tutti gli utenti saranno consapevoli che il sistema di laboratorio in rete NHLS è fortemente dipendente da questi sistemi informatici che sono stati interrotti“, ha dichiarato Koleka Milsana, CEO di NHLS.
Questo attacco, inoltre, impedisce ai medici e ai ricercatori di far analizzare automaticamente i test diagnostici, costringendoli ad agire manualmente e a perdere moltissimo tempo prezioso. Nel corso della settimana sono stati registrati tre decessi e sedici nuovi contagi.
Jean Kaseya, direttore generale Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha lanciato un appello perché giungano aiuti per risolvere la situazione in Sudafrica. Una diffusione di vaiolo, infatti, potrebbe essere catastrofica per moltissimi paesi.
Cybsec-news.it vi invita alla prossima edizione della CYBSEC-EXPO, in programma a Piacenza nel 2025.