lunedì, 30 Settembre 2024

Cloudflare pubblica il rapporto trimestrale sugli attacchi DDoS

Cloudflare, società americana che si occupa di content delivery network e servizi di sicurezza internet, ha pubblicato un rapporto sugli attacchi DDoS registrati dai propri sistemi nel primo trimestre del 2024.

Un attacco DDoS, abbreviazione di Distributed Denial of Service, ha come scopo quello di paralizzare siti web, server o risorse di rete sovraccaricandoli con un afflusso di rete superiore a quello che i software possano sopportare.

I servizi di difesa di Cloudfllare, che agiscono in modo automatico, hanno rilevato un numero impressionante di tentativi di attacchi: solo nel primo trimestre del 2024, infatti, sono stati neutralizzati circa 4,5 milioni di tentativi, quasi un terzo rispetto al totale registrato nel 2023. In base ai dati raccolti, gli attacchi in proporzione sono aumentati del 50% su base annua e del 18% su base trimestrale.

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Cloudflare è riuscita a proteggere i propri clienti grazie all’innovativo sistema Advanced DNS Protection, integrato lo scorso marzo.

Le statistiche degli attacchi sono derivate dall’esperienza diretta dei clienti: il settore più colpito, per esempio, è stato quello del marketing e pubblicità del Nord America, mentre nell’area meridionale è stato il settore bancario. In Africa e in Europa si tratta della tecnologia dell’informazione, mentre in Medio Oriente è finito nell’occhio del ciclone il settore del software informatico.

In Asia, gli hacker hanno preso di mira soprattutto il gioco d’azzardo e, infine, in Oceania l’importantissimo settore delle telecomunicazioni.

Per quanto riguarda la provenienza degli attacchi, invece, si piazzano al primo posto gli Stati Uniti, seguiti da Cina, Germania, Indonesia, Brasile, Russia, Iran, Singapore, India e Argentina.

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