mercoledì, 9 Ottobre 2024

Una falla di Windows potrebbe aver aperto le porte agli hacker russi

Durante il marzo scorso, Microsoft ha scoperto una falla nei propri sistemi, categorizzata come CVE-2024-26169, legata alla sicurezza e di gravità “importante”: se qualche malintenzionato la sfruttasse nei sistemi giusti, potrebbe elevare a piacimento i propri privilegi.

Dopo aver applicato la patch in tempi molto rapidi, i tecnici Microsoft non hanno riportato evidenze di attacchi nei confronti dei software Windows fallati.

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Tuttavia, mentre il Threat Hunter Team dell’azienda americana Symantec stava svolgendo una serie di indagini su uno strumento di exploit utilizzato in precedenza dal famigerato gruppo hacker Black Basta, si è reso conto che le modalità di attacco adottate avrebbero potuto tranquillamente essere utilizzate anche nel caso della falla CVE-2024-26169. Tra questi, l’introduzione nei software di script batch “mascherati” da aggiornamenti.

Perciò è risultato plausibile che il gruppo avesse effettivamente provato a sfruttare la vulnerabilità, senza però, probabilmente, riuscire a diffondere il carico utile del ransomware.

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