La cybersecurity e la sostenibilità, a prima vista, potrebbero sembrare due ambiti distinti e scollegati. Tuttavia, secondo un recente rapporto del 2024 di Capgemini intitolato “How strong cybersecurity drives sustainability outcomes”, la sicurezza informatica e la sostenibilità ambientale hanno molto più in comune di quanto si possa immaginare. Non solo è possibile creare sinergie tra questi due aspetti, ma una cybersecurity ben progettata può diventare un alleato strategico per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità aziendale. Ovvero, una nuova prospettiva che porta le organizzazioni a ripensare il modo in cui affrontano due delle sfide più urgenti di oggi.
L’architettura IT come punto di partenza
La progettazione dell’architettura aziendale di un’organizzazione è il punto di partenza per un percorso di sicurezza informatica sostenibile, poiché essa influenza direttamente l’impronta di carbonio in termini di energia, acqua e altre risorse limitate.
È doveroso evidenziare che i principi di sostenibilità di riduzione dei consumi e di riciclo si applicano direttamente alle decisioni di sicurezza informatica per ottimizzare sia la posizione di sicurezza sia gli obiettivi di sostenibilità. Ma vediamo come.
Gestione dei Log – La gestione dei log costituisce un esempio di sfida per le organizzazioni di ogni dimensione. La strategia di logging può essere ottimizzata, considerando l’impatto ambientale attraverso:
- Riduzione dello storage a lungo termine – È necessario ridurre l’attività di storage concentrandosi sui metadati critici per diminuire le necessità di elaborazione e di archiviazione.
- Scelta di soluzioni di storage ottimizzato – Si tratta di soluzioni che eccellono nella compressione dei dati da conservare, riducendo ulteriormente i requisiti di storage.
- Riduzione del traffico di rete – Si devono consolidare i punti di ingresso e di uscita per diminuire il consumo energetico.
Il cloud come soluzione sostenibile – Una delle raccomandazioni più significative del rapporto di Cap Gemini riguarda la migrazione dai data center privati al cloud, dato che essi richiedono enormi quantità di energia per funzionare, rappresentando lo 0,5% delle emissioni totali di gas serra.
Inoltre, i data center necessitano quantità d’acqua e di energia quasi cinque volte superiori rispetto al cloud sia per il raffreddamento diretto sia indirettamente per la produzione di elettricità, evidenziando come la migrazione verso servizi cloud gestiti possa rappresentare un’opportunità concreta per ridurre significativamente l’impatto ambientale.
I Servizi gestiti – I fornitori di servizi di sicurezza gestiti (Managed Security Services Provider – MSSP) e di servizi cloud sono strategici dal punto di vista della cybersecurity e sostenibilità in quanto:riducono l’archiviazione locale dei dati e il consumo energetico; forniscono maggiori informazioni di sicurezza native; evitano alle organizzazioni investimenti in sistemi di sicurezza di proprietà che comportanto costi fisici e ambientali elevati.
Un altro esempio pratico di servizi gestiti in grado di ottimizzare di strategia di cybersecurity e sostenibilità è rappresentato dai Security Operations Center (SOC) gestiti. Di fatto, le organizzazioni che scelgono una gestione autonoma del SOC, affrontano elevati costi immobiliari, investimenti in strumentazione IT, oltre alla necessità di disporre di analisti SOC in loco, sette giorni su sette. Mentre l’utilizzo di un SOC gestito e cloud-native consente di beneficiare di un approccio automation-first, oltre a garantire direttamente sia una riduzione dell’impronta carbonica sia migliori risultati di sicurezza.
La manutenzione dei sistemi e l’Internet of Things (IoT) – Un ulteriore aspetto della cybersecurity sostenibile riguarda la manutenzione dei sistemi a livelli di prestazioni ottimali, che contribuisce alla gestione delle risorse.
È doveroso evidenziare che le organizzazioni che sfruttano l’Intelligent Industry, utilizzando sistemi di Operational Technology (OT) e dispositivi di Internet of Things (IoT), beneficiano di una riduzione degli sprechi, di un’ottimizzazione della visibilità e delle analisi predittive, migliorando le operazioni aziendali, oltre a ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, il report di Cap Gemini ribadisce come la cybersecurity preventiva, attraverso l’implementazione di controlli di sicurezza per proteggere i sistemi aziendali, garantisce un risultato sostenibile e sicuro dei nostri ecosistemi digitalizzati a livello globale.
L’impatto ambientale degli attacchi informatici
Gli attacchi informatici non solo comportano elevati costi economici, ma sono anche altamente impattanti dal punto di vista ambientale. Secondo l’ultimo rapporto di IBM “Cost of a Data Breach 2024”, il costo medio di un incidente di cybersecurity è stimato in 4,8 milioni di dollari. A questo si aggiunge un ulteriore aspetto spesso trascurato: un attacco informatico contribuisce in modo significativo all’impronta di carbonio dell’organizzazione.
Infatti, per rispondere rapidamente a un evento cyber, è spesso necessario mobilitare un team di esperti da diverse località, con conseguenti viaggi ad alta intensità di emissioni. A ciò si somma il costo organizzativo legato al fatto che numerose risorse vengono sottratte alle loro attività principali, incidendo ulteriormente su efficienza e sostenibilità.
Inoltre, un’influenza indiretta ma significativa degli attacchi informatici è l’intensità carbonica del calcolo computazionale per l’analisi delle voci di log e l’aggregazione dei log. Durante un evento di sicurezza possono essere creati milioni di voci di log, richiedendo potenza di elaborazione e archiviazione. Secondo IBM, il tempo medio per contenere completamente una violazione è di 70 giorni, indicativo della quantità di dati e potenza computazionale necessaria per risolvere l’evento.
Ruolo dell’AI per la cybersecurity e la sostenibilità
L’AI sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella gestione dei dati legati alla sostenibilità, grazie alla sua capacità di analizzare grandi volumi di informazioni complesse in modo rapido e accurato. Le organizzazioni si affidano sempre più all’AI per:
- Tracciare e analizzare il proprio impatto ambientale
- Monitorare i consumi energetici
- Prevedere le tendenze delle emissioni
- Individuare inefficienze all’interno delle catene di approvvigionamento
Il risultato è la generazione di insight strategici utili a ottimizzare processi e ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, nonostante queste promettenti evoluzioni, le organizzazioni si trovano ancora ad affrontare diverse sfide critiche, tra cui:
- Divario di consapevolezza – Molte organizzazioni faticano a riconoscere l’interazione tra sicurezza informatica e sostenibilità. Pertanto, senza una chiara comprensione, l’integrazione efficace di queste pratiche diventa difficile.
- Integrazione di sistemi legacy – L’unione di sistemi obsoleti con tecnologie moderne e sostenibili può essere complessa e richiedere un’attenta pianificazione ed esecuzione.
- Vincoli finanziari – I limiti di budget possono ostacolare l’adozione di tecnologie di sicurezza informatica avanzate e sostenibili, ponendo un ostacolo a un’integrazione efficace.
Sfide e opportunità nella sostenibilità cyber-ambientale
L’integrazione tra sicurezza informatica e sostenibilità ambientale rappresenta oggi sia una sfida complessa sia una grande opportunità.
Tra le difficoltà principali c’è la rapida evoluzione delle minacce informatiche, che impone una vigilanza continua, l’adeguamento costante delle misure di protezione e una rivalutazione periodica dei protocolli di sicurezza, al fine di salvaguardare dati sensibili e infrastrutture ambientali critiche.
Allo stesso tempo, questa sfida si traduce in un’opportunità per innovare e sviluppare nuove soluzioni di cybersecurity che, non solo proteggano gli asset digitali, ma contribuiscano anche al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Esempi concreti includono:
- Data center ad alta efficienza energetica
- Pratiche informatiche ecocompatibili
- AI per l’analisi predittiva delle minacce.
Di fatto, la convergenza tra cybersecurity e sostenibilità apre nuove prospettive per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la collaborazione intersettoriale, con l’obiettivo di costruire sistemi digitali più resilienti e sostenibili.
Raccomandazioni per un approccio sostenibile
Il rapporto di Capgemini individua tre passi fondamentali per trasformare la cybersecurity in chiave sostenibile:
- Crescita della consapevolezza -La cybersecurity sostenibile è ancora un ambito emergente. Il primo passo consiste nell’aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale delle scelte IT e di sicurezza, valutando la relativa impronta carbonica. Ciò consente di stabilire una baseline utile per stimare risparmi energetici ed economici.
- Esame dell’architettura aziendale – È necessario analizzare gli strumenti di sicurezza adottati, verificando se si stanno già utilizzando soluzioni cloud-native che riducono l’uso di storage, capacità di elaborazione e trasferimenti dati aggiuntivi. Inoltre, è opportuno considerare l’adozione di servizi di sicurezza gestiti (MSSP) per contenere i costi e contribuire agli obiettivi di sostenibilità.
- Ottimizzazione della risposta agli incidenti – Occorre rivedere i processi di incident response, puntando a renderli efficaci anche da remoto, così da evitare viaggi inutili e ridurre le emissioni legate alla mobilità. Ciò implica un cambiamento culturale nelle organizzazioni, che va oltre la tecnologia e coinvolge comportamenti ed aspettative operative.
Conclusioni
Includere la sostenibilità nelle decisioni architetturali e di sicurezza permette di garantire che le pratiche di cybersecurity solide portino a risultati sostenibili. Il binomio tra sicurezza informatica e sostenibilità ambientale non è solo possibile, ma rappresenta un’opportunità strategica per le organizzazioni che vogliono raggiungere i propri obiettivi di net zero, ottimizzando al contempo la propria postura di sicurezza.
L’integrazione della sostenibilità nelle decisioni architetturali e di sicurezza rappresenta quindi non solo una responsabilità ambientale, ma anche un’opportunità di business che può portare a: riduzioni dei costi operativi; miglioramento dell’efficienza; rafforzamento della reputazione aziendale.
Concludendo, le organizzazioni che adotteranno un approccio integrato tra sostenibilità e cybersecurity saranno meglio preparate ad affrontare le sfide future, in cui questi due ambiti convergeranno sempre più come pilastri strategici del successo aziendale.
In un’epoca caratterizzata da una trasformazione digitale accelerata e da una crescente attenzione all’impatto ambientale, il binomio cybersecurity–sostenibilità si configura, quindi, come un paradigma vincente: un modello che consente di proteggere gli asset digitali contribuendo, al tempo stesso, alla salvaguardia del pianeta.
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