Il gruppo cybercriminale filo-russo NoName057(16), già arcinoto per la sequela di attacchi informatici rivolti a tutti gli stati che sostengono l’Ucraina, sta sferrando in queste ore una nuova ondata di attacchi DDoS nei confronti di siti ed istituzioni italiane. Il motivo di queste azioni è da ricercare, questa volta, nelle parole che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso durante un discorso all’Università di Marsiglia la scorsa settimana.
“[…] Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura […]” aveva detto il Presidente.
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Questa mattina Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha commentato che “Le parole di Mattarella non resteranno senza conseguenze” e, infatti, poco dopo si sono verificati gli attacchi. Tra i vari server colpiti ci sono quelli degli aeroporti milanesi, dell’Autorità trasporti, dei porti di Taranto e Trieste e di Intesa Sanpaolo.
Nonostante al momento non risultino impatti significativi sui siti colpiti, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha avviato i protocolli di risposta e supporto alle aziende vittima degli attacchi hacker.
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