mercoledì, 24 Luglio 2024

La Polizia Postale ferma un giro di truffe mediante phishing

Si chiama “Operazione Portorico” tutta la serie di indagini effettuate dalla Polizia Postale italiana per sventare un giro di truffe che coinvolgevano SMS e telefonate di phishing.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lombardia ha avviato gli accertamenti dopo che un uomo, un ottantenne milanese, ha sporto denuncia dopo essersi visto sottratto di un’importante somma di denaro.

La Polizia ha così ricostruito il meccanismo di truffa che ha portato a diciotto perquisizioni nelle province di Livorno, Caserta, Napoli e Salerno ad altrettante persone, in concorso tra loro, che sono state immediatamente inserite nel registro degli indagati.

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La tecnica

I truffatori, sfruttando la tecnica dello spoofing (falsificazione dell’identità), inviano un SMS sul cellulare della vittima informandola di un attacco informatico in corso ai conti correnti collegati a quel numero di telefono. In allegato, i malfattori inviano un link che dovrebbe portare al blocco dei conti sotto attacco. Se la vittima “abbocca” e clicca sul link, riceverà una telefonata di un operatore di sicurezza della propria banca che invita a trasferire i propri capitali su conti sicuri con codici IBAN italiani.

Le vittime vengono tratte in inganno soprattutto dalla sopracitata tecnica di furto d’identità e dall’utilizzo, da parte dei truffatori, della tecnologia VoIP (voice over IP) che rende possibile effettuare una conversazione sfruttando una connessione internet che utilizzi il protocollo IP senza connessione per il trasporto dati.

Le indagini effettuate fin’ora sui dispositivi degli indagati hanno permesso al C.O.S.C. Lombardo, diretto dalla Procura della Repubblica, di Milano, di ottenere importanti informazioni circa la più ampia organizzazione criminale di cui, gli indagati fanno parte.

La Polizia di Stato raccomanda di non credere a messaggi, telefonate o e-mail di questo genere, dal momento che le banche non chiedono mai, in nessun caso, di trasferire somme di denaro telefonicamente.

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