mercoledì, 24 Luglio 2024

In Iran un attacco informatico ha neutralizzato più della metà delle stazioni di servizio

Quasi il 70% delle 33mila stazioni di servizio iraniane sono state messe fuori uso da un attacco hacker, che ha reso praticamente impossibile fare rifornimento di carburante nel paese.

L’azione è stata rivendicata dal gruppo cybercriminale israeliano Gonjeshke Darande, già noto alle autorità iraniane per aver attaccato e paralizzato un grosso complesso siderurgico nel 2022.

Tramite il solito canale Telegram, il gruppo criminale ha dapprima pubblicato diversi screenshot che testimoniano l’avvenuta violazione dei sistemi, dimostrando come siano riusciti ad entrare in possesso di informazioni individuali delle stazioni di servizio, dettagli sui sistemi di pagamento e sistemi di gestione delle stazioni dal server centrale di ciascuna di esse.

Poi hanno pubblicato una breve motivazione che spiega il gesto: “Abbiamo disabilitato la maggior parte delle pompe di benzina in tutto l’Iran. Questo attacco informatico è la risposta all’aggressione della Repubblica islamica e dei suoi alleati nella regione.

Khamenei, giocare con il fuoco ha un prezzo”.

Nonostante le pompe siano state fuori servizio per diverse ore, adesso l’emergenza sembra essere rientrata e le stazioni di servizio ripristinate.

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