martedì, 23 Luglio 2024

Attacco ransomware ai server di Roma Capitale. E l’Italia è il primo paese in Europa per attacchi subìti

Durante la serata del 10 settembre i siti del Comune di Roma, gestiti da Zetema, società partecipata al 100% da Roma Capitale, sono stati colpiti da un attacco ransomware lanciato da un gruppo cybercriminale tutt’ora rimasto anonimo che li ha resi inaccessibili.

Alla società appartenente al Campidoglio è poi stata presentata una richiesta di riscatto di un milione di Euro in Bitcoin, che, per il momento, le istituzioni non sono disposte a pagare.

Fonti ufficiose rivelano che sarebbero in ballo circa 80 milioni di dati tra identità di utenti, codici bancomat e carte di credito.

Zetema dal canto suo non rilascia dichiarazioni, seguendo il suggerimento del CNAIPIC – Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – che sta lavorando per fermare l’attacco e rintracciare i malfattori.

A rischio ci sarebbero anche i risultati del concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato al quale hanno partecipato 140.000 candidati che, ad oggi, devono ancora sapere i risultati.

Nel frattempo, uno studio condotto da Trend Micro Research riferito al primo semestre del 2023, ha dimostrato come l’Italia sia il primo paese in Europa e il terzo al mondo per attacchi malaware subìti, seconda soltanto a Stati Uniti e Giappone.

Trend Micro ha rilevato un totale di oltre 85,6 miliardi di minacce informatiche, di cui 37 miliardi arrivati tramite e-mail.

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