venerdì, 25 Ottobre 2024

Temu, l’e-commerce cinese, potrebbe nascondere uno spyware

La ormai nota applicazione di e-commerce cinese Temu, la cui pubblicità ha ormai da qualche tempo ha invaso tutti i più noti social network, potrebbe nascondere un pericoloso spyware che condividerebbe ai server cinesi posizione del dispositivo e accesso al microfono.

Lo ha rivelato uno studio condotto da Grizzly Research, un’azienda che si concentra sulla produzione di approfondimenti di ricerca differenziati su società quotate in borsa attraverso un’approfondita due diligence.

Un’attenta analisi del codice dell’applicazione ha rivelato che il software di Temu presenta una serie di caratteristiche che sono comunemente associate alle forme più aggressive di malware e spyware.

L’app conterrebbe funzioni nascoste che comprendono una massiccia estrazione di dati dai dispositivi in cui è installata, senza che l’utente ne abbia il benchè minimo sospetto.

I motivi per cui questa applicazione sarebbe stata definita come potenzialmente pericolosa sono, per esempio, il fatto che Temu crei un altro programma direttamente dall’app invisibile alle scansioni.

Inoltre, la maggior parte delle autorizzazioni d’accesso non sono incluse nel documento principale dell’app chiamato “Android Manifest”. Queste autorizzazioni sono catalogate come invasive e comprendono la possibilità di utilizzare la fotocamera, registrare audio e scrivere su memoria esterna.

Infine, l’applicazione è in grado di leggere, elaborare e modificare tutti i dati presenti sul dispositivo dell’utente, compresi messaggi di chat, immagini e contenuti di altre app.

Per arginare questa minaccia un comitato del Congresso degli Stati Uniti ha elaborato la proposta di legge HR 1153, in cui si chiede che: “Il Dipartimento del Tesoro emetta una direttiva che vieti ai soggetti statunitensi di intraprendere qualsiasi transazione con chiunque consapevolmente fornisca o possa trasferire dati personali sensibili soggetti alla giurisdizione statunitense a qualsiasi persona straniera soggetta all’influenza cinese” .

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