sabato, 7 Dicembre 2024

Proteggersi dagli hacker: in Lombardia consapevolezza diffusa

Secondo uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano, nei Comuni lombardi c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza della cybersecurity, ma anche tanta negligenza.

L’indagine è stata condotta in collaborazione con AnciLab, società soggetta a direzione e coordinamento di ANCI Lombardia per rispondere alle esigenze di sviluppo e innovazione della Pubblica Amministrazione locale, nell’ambito del progetto PNRR MUSA.

Ciò che emerge dai risultati dello studio, durato un anno e coordinato da Danilo Bruschi, capo del Dipartimento di Informatica dell’Università, è che nonostante i Comuni siano consci dell’importanza della sicurezza digitale, i livelli di protezione siano ancora molto bassi.

In particolare hanno evidenziato diverse debolezze le simulazioni di attacchi phishing ai siti web della pubblica amministrazione.

Se nei comuni più piccoli si nota un deficit di formazione e competenze, che comporta l’adozione di tecniche “fai da te“, in quelli più grandi c’è una maggiore fragilità rispetto al social engineering.

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È perciò necessario che i Comuni vengano supportati nel percorso di formazione per raggiungere il livello di sicurezza informatica tale da non cadere vittime degli attacchi hacker.

I commenti

Giovanna Iannantuoni, presidente di MUSA, ha commentato: “In un mondo sempre più connesso, la sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione non è più un’opzione, ma una necessità. Anche per questo, come Musa, abbiamo voluto accendere un faro anche su questo tema, che chiama in causa una serie di questioni delicate, dalla protezione dei dati a quella delle infrastrutture. Temi, questi, che oggi non sono solo una questione tecnica ma diventano un imperativo etico, che chiama in causa la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

I risultati dell’indagine presentata oggi, se da un lato mostrano l’importanza cruciale del fattore umano nella costruzione di una strategia di cybersecurity robusta e la  consapevolezza dell’importanza di una cultura della sicurezza digitale, dall’altro evidenziano significative lacune di formazione e competenza, soprattutto nei comuni di piccole dimensioni. In questo contesto, dunque, diventa sempre più urgente la presa di coscienza della necessità di un impegno collettivo per elevare la cultura della sicurezza informatica a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione. Impegno che veda tutti, esperti del settore e istituzioni a vario livello, unire le forze per costruire un sistema pubblico capace di resistere alle minacce informatiche e di proteggere i diritti e le libertà delle cittadine e dei cittadini“.

 “Non si può immaginare la digitalizzazione degli enti locali senza prestare la dovuta attenzione alla cybersicurezza, presupposto indispensabile per l’affidabilità verso i cittadini. Impegnarsi in questo campo vuol dire puntare su formazione e consapevolezza, processi tecnologici e organizzativi“, ha concluso poi Gianluca Ignagni, Capo di Gabinetto dell’ACN.

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