Un’operazione del Cuerpo Nacional de Policìa, il corpo di Polizia spagnolo, ha portato all’arresto di circa un centinaio di persone che eseguivano truffe su WhatsApp, nota applicazione di messaggistica.
I truffatori, che hanno un’età che varia tra i 20 e i 60 anni, contattavano le proprie vittime fingendosi parenti in difficoltà e si facevano mandare del denaro dalle vittime ignare, confuse e spaventate. In alcuni casi, addirittura, sono stati registrati invii di denaro multipli dalla stessa persona.
La Polizia spagnola ha eseguito gli arresti tra febbraio e aprile in sette province spagnole, con le accuse di frode, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere. In totale, il denaro sottratto ammonterebbe a circa 850.000 euro, con “estorsioni” a persona che andavano da 800 a, addirittura, 55mila euro.
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Per contattare le vittime, i truffatori hanno registrato numeri di telefono fasulli e più di 500 conti bancari diversi per eseguire i trasferimenti di denaro.
Purtroppo, lo schema della truffa denominata “famiglia bisognosa” è sempre più frequente e riesce sempre a colpire numerose vittime. Sempre in Spagna, all’inizio di gennaio, una banda criminale è stata arrestata con l’accusa di far credere alle famiglie che i figli all’estero si trovassero nei guai e fossero bisognosi di soldi.
È importante, in questi casi, mantenere la calma, verificare l’attendibilità della notizia e cercare di mettersi subito in contatto con la persona in questione. Nel malaugurato caso in cui la truffa andasse comunque a buon fine, invece, è fondamentale denunciare tutto alla Polizia affinché possa intervenire per smantellare la truffa nel minor tempo possibile.
Vi aspettiamo, dunque, alla terza edizione della PIPELINE & GAS EXPO e alla prima edizione della CYBSEC-EXPO, a Piacenza dal 29 al 31 maggio 2024!