venerdì, 6 Settembre 2024

Blackbaud multata per 6,75 mln

Blackbaud, fornitore di cloud computing al servizio della comunità e di organizzazioni di vario genere come no profit, sanità, religione o istruzione,

Dopo l’attacco, denunciato in luglio, la società aveva rilasciato false dichiarazioni, come per esempio il fatto che non fossero stati violati i dati personali dei consumatori. Tuttavia, i numeri di previdenza sociale, conti bancari e informazioni mediche sono state diffuse per altri due mesi prima che il fatto venisse scoperto.

La società non ha fornito informazioni accurate e tempestive sulle vittime del furto di dati. Fin dagli inizi dell’Agosto 2020, Blackbaud sapeva che le informazioni degli account bancari e i numeri di previdenza sociale dei propri clienti erano stati esfiltrati. Ciononostante, continuavano a comportarsi come se i criminali informatici non avessero avuto accesso a queste informazioni.

Inoltre, prima del furto di dati, Blackbaud tranquillizzava i clienti dicendo loro di utilizzare pratiche conformi agli standard industriali, di praticare continui aggiornamenti del rischio, di testare i propri prodotti anche con sistemi aggressivi e di effettuare molto spesso le proprie infrastrutture“, si legge in una nota firmata da Rob Bonta, Procuratore Generale della California.

Dalle indagini è poi emerso invece che l’azienda non effettuava controlli sulle password, non metteva i clienti in guardia dall’utilizzare password deboli, semplici o tutte uguali e non ne consigliava un cambio frequente. Inoltre, i software di Blackbaud non erano sufficientemente segmentati e ciò ha permesso agli hacker di muoversi liberamente all’interno della rete.

A causa, poi, della mancanza di crittografia adeguata, i cybercriminali sono riusciti a sottrarre i dati di più di 13mila organizzazioni e di un numero imprecisato – ma spaventosamente alto – di persone.

Le sanzioni

Per contrastare questo fenomeno, la Federal Trade Commission ha imposto a Blackbaud di cancellare i dati di cui non ha più bisogno per fornire i propri prodotti e i propri servizi, di smettere di mentire riguardo alle proprie politiche di sicurezza e di protezione dei dati, e di creare un’informativa comprensibile sui propri programmi di sicurezza, come la schedulazione della cancellazione dei dati.

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Lo Stato della California, inoltre, ha richiesto che la società informatica imposti degli standard per il cambio delle password, che venga effettuata una segmentazione della rete e che siano implementati dei sistemi di rilevamento delle intrusioni.

Inoltre, Blackbauer dovrà pagare un’ammenda per 6,75 milioni di dollari.

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