domenica, 8 Dicembre 2024

Attacco informatico a Change Healthcare: industria in crisi

Il fornitore di assistenza sanitaria statunitense Change Healthcare si trova sotto accusa da parte dell’American Hospital Association, l’associazione nazionale che si occupa di rappresentare tutti i tipi di ospedali e reti sanitarie.

La colpa, secondo AHA, sarebbe quella di non aver affrontato con la dovuta cura l’attacco informatico di cui Change Healthcare è stata vittima lo scorso 21 febbraio, oltre a non essersi concentrati sul rimborso dei servizi sanitari a seguito dell’attacco.

Nonostante il Gruppo UnitedHealth, l’organizzazione a cui CH fa capo, abbia rilasciato un programma di assistenza finanziaria temporanea per cercare di arginare le perdite, il Presidente e Amministratore Delegato dell’AHA, Richard J. Pollack non si è detto per niente soddisfatto.

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La preoccupazione dei dirigenti

In una lettera inviata a Dirk McMahon, Presidente e COO di UnitedHealth Group, Pollak esprime i suoi dubbi:

Anche se in questa lettera non descriverò tutte le nostre preoccupazioni riguardo al Programma di assistenza finanziaria temporanea, vale la pena sottolinearne due. Innanzitutto, il programma è disponibile per un numero estremamente limitato di ospedali e sistemi sanitari. Non è sufficiente a colmare i buchi nei finanziamenti causati dall’interruzione di Change Healthcare. Nello specifico, questo programma mira ad affrontare solo uno dei due principali problemi che affliggono l’elaborazione delle richieste di assistenza sanitaria: l’incapacità dei contribuenti di pagare tramite Change Healthcare. Ignora completamente il secondo e altrettanto problematico problema che devono affrontare i fornitori: l’incapacità di inviare in modo accurato e tempestivo i reclami ai pagatori. In altre parole, questo “programma di assistenza” fornisce un sollievo molto limitato ai fornitori che non possono fatturare ai contribuenti a causa della continua interruzione del pervasivo sistema di compensazione e di presentazione delle richieste di Change Healthcare.”

“Abbiamo bisogno di soluzioni reali, non di programmi che sembrano buoni quando vengono annunciati ma che sono fondamentalmente inadeguati quando si leggono le clausole scritte in piccolo.” continua poi Pollak, che si mostra comunque disponibile a collaborare per trovare una soluzione che possa andare bene per entrambe le parti, oltre a ribadire il pieno sostegno dell’American Health Association al gruppo UnitedHealth.

Anche il senatore Chuck Schumer ha lanciato l’allarme: gli ospedali, in particolare il Rome Health di New York, perderebbe 2,3 milioni di dollari alla settimana a causa del mancato rimborso delle assicurazioni.

Siamo concentrati sulle indagini“, è stato l’unico commento del Gruppo UnitedHealth.

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