Pochi giorni fa il colosso informatico giapponese SONY è stato colpito da un attacco ransomware, rivendicato dalla banda cybercriminale Ransom EDVC, che ha portato ad un data leak, certificato da alcuni screenshot in formato archivio di 1,8 MB che la banda criminale avrebbe pubblicato in un post.
Sul sito di Ransom EDVC è anche possibile trovare l’indirizzo del messenger TOX – un protocollo di messaggistica istantanea e videochiamata peer-to-peer con crittografia end-to-end – perché SONY possa contattare la gang per evitare la diffusione dei file.
Gli hacker, in questo caso, hanno dichiarato la loro intenzione di non richiedere un riscatto ma di voler monetizzare le informazioni rubate.
Non è la prima volta che il colosso informatico diventa preda degli hacker: l’azienda era infatti già stata violata e in quel caso l’attacco aveva portato ad un notevole furto di dati e alla diffusione di informazioni personali di dirigenti e dipendenti, inclusi gli stipendi.