È destinata a diventare una delle acquisizioni del settore tech più costose dell’anno quella che porterà CyberArk in seno a Palo Alto Networks per un valore di 25 miliardi di dollari.

Il colosso statunitense ha deciso di consolidare la propria posizione nel settore della cybersicurezza e dell’intelligenza artificiale, temi che – come suggerito da Nikesh Arora, CEO di Palo Alto – tendono a convergere: “L’ascesa dell’IA e l’esplosione delle identità delle macchine hanno reso evidente che il futuro della sicurezza deve basarsi sulla visione che ogni identità richiede il giusto livello di controllo dei privilegi”, ha commentato.

CyberArk è un’azienda israeliana ma leader mondiale nella gestione degli accessi privilegiati (Privileged Access Management) e nella protezione delle credenziali. Le sue tecnologie proprietarie verranno implementate all’interno dei prodotti di Palo Alto, come Strata Cloud Manager o Cortex, una piattaforma SecOps basata sull’intelligenza artificiale.  

Lo scopo dell’acquisizione, dunque, è quello di creare una piattaforma di sicurezza end-to-end (metodo che protegge le comunicazioni crittografando i dati sul dispositivo del mittente e decrittandoli solo sul dispositivo del destinatario) che possa coprire firewall, protezione cloud, endpoint e anche identity security. 

“Non è solo una fusione di tecnologie, ma un’accelerazione della missione che abbiamo iniziato oltre vent’anni fa”, ha commentato Udi Mokady, fondatore e presidente esecutivo di CyberArk.

Le operazioni di acquisizione verranno concluse entro la seconda metà del 2026 e, secondo le stime, dovrebbe contribuire in modo significativo al free cash flow per azione dal 2028.

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