venerdì, 4 Luglio 2025

La diplomazia informatica in uno scenario di crisi geopolitiche ed economiche

La diplomazia informatica (o cyber-diplomacy)è un termine utilizzato per descrivere l’applicazione di tecniche diplomatiche e negoziazioni nelle relazioni internazionali che affrontano e regolano questioni relative al cyberspazio.

Di fatto, la diplomazia informatica deve ridurre al minimo le conseguenze degli attacchi informatici alle infrastrutture critiche, delle violazioni dei dati, della criminalità informatica, dello spionaggio informatico, dei furti online e delle operazioni informatiche offensive condotte da attori nation-state.

Oggi, ci troviamo in un autentico Digital Far West, come lo definisce il CLUSIT, in cui Internet è diventato teatro di scontri geopolitici e veicolo di disinformazione. Allo stesso tempo, la dimensione politica del cyberspazio si rivela sempre più centrale, come dimostrano le interferenze nelle elezioni statunitensi, gli attacchi informatici contro campagne elettorali europee e il ruolo del digitale nei conflitti internazionali in corso.

L’importanza della diplomazia informatica nella sicurezza internazionale

La diplomazia informatica svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della sicurezza internazionale in diversi modi e, precisamente:

  • Prevenire i conflitti informatici – Uno degli obiettivi principali della diplomazia informatica è impedire che i conflitti nel cyberspazio si trasformino in scontri nel mondo reale. Stabilendo canali di comunicazione e promuovendo il dialogo tra le nazioni sulle questioni informatiche, i diplomatici possono contribuire a disinnescare le tensioni e a risolvere le controversie prima che sfuggano al controllo.
  • Stabilire norme di comportamento – La diplomazia informatica è fondamentale per sviluppare e promuovere norme di comportamento responsabile da parte degli Stati nel cyberspazio, stabilendo azioni accettabili e inaccettabili nel mondo digitale e, potenzialmente, scoraggiando attività illecite.
  • Costruire la cooperazione internazionale – Le minacce informatiche spesso trascendono i confini nazionali, richiedendo risposte internazionali coordinate. La diplomazia informatica facilita la cooperazione tra le nazioni attraverso la condivisione di informazioni, le operazioni congiunte di polizia e il rafforzamento delle capacità in materia di sicurezza informatica.
  • Protezione delle infrastrutture critiche – Proteggere le infrastrutture critiche dagli attacchi informatici, a fronte della crescente connessione dei vari ecosistemi a Internet, diventa una questione di sicurezza nazionale. In tal senso la diplomazia informatica può aiutare le nazioni a collaborare per salvaguardare i sistemi critici e rispondere collettivamente alle minacce.
  • Promuovere un Internet aperto e sicuro – La diplomazia informatica svolge un ruolo cruciale nel promuovere un’internet aperta, sicura e interoperabile.

Le sfide della diplomazia informatica

Nonostante la sua importanza, la diplomazia informatica deve affrontare diverse sfide significative e, precisamente:

  • Problema di attribuzione dei cyber attack– Una delle sfide più significative nella diplomazia informatica è la difficoltà di attribuire gli attacchi informatici a specifici attori. Tale incertezza può complicare gli sforzi diplomatici volti a ritenere le nazioni responsabili di attività informatiche illecite.
  • Rapido cambiamento tecnologico – La rapida evoluzione delle tecnologie può mettere in difficoltà i processi diplomatici, tradizionalmente più lenti, rendendo complesso adeguarsi tempestivamente ai cambiamenti. Di conseguenza, gli accordi internazionali rischiano di diventare rapidamente superati con l’affermarsi di nuove innovazioni.
  • Equilibrio tra sicurezza e diritti – La diplomazia informatica si confronta frequentemente con il delicato compito di bilanciare le esigenze di sicurezza nazionale con la protezione dei diritti e delle libertà individuali nel contesto digitale. Ne consegue che raggiungere questo equilibrio è spesso complesso e fonte di dibattito.
  • Diversi interessi nazionali – Spesso, Paesi diversi hanno opinioni divergenti su come governare il cyberspazio, a causa dei loro diversi sistemi politici, interessi economici e priorità strategiche. Ciò può rendere difficile raggiungere un consenso sulle questioni informatiche.
  • Attori non statali – Il ruolo significativo svolto dagli attori non statali nel cyberspazio – tra cui aziende tecnologiche e gruppi di criminali informatici – aggiunge complessità alla tradizionale diplomazia tra Stati.

Componenti chiave della diplomazia informatica

Di seguito i componenti alla base di una strategia di diplomazia informatica:

  • Impegni bilaterali e multilaterali – La diplomazia informatica spesso coinvolge sia negoziati bilaterali tra Paesi sia discussioni multilaterali in forum internazionali. Tali impegni possono spaziare da dialoghi strategici ad alto livello a scambi tecnici tra esperti di sicurezza informatica.
  • Sviluppo delle capacità – Molte iniziative di diplomazia informatica si concentrano sul rafforzamento delle capacità di sicurezza informatica nei paesi in via di sviluppo. Ciò può comportare la fornitura di assistenza tecnica, la condivisione delle migliori pratiche e l’offerta di programmi di formazione.
  • Partenariati pubblico-privati – Una diplomazia informatica efficace, considerando che gran parte dell’infrastruttura di Internet è posseduta e gestita dal settore privato, richiede spesso una stretta collaborazione tra governi e aziende private.
  • Difesa dei diritti digitali – I diplomatici informatici spesso si battono per i diritti digitali, tra cui la privacy, la libertà di espressione online e l’accesso alle informazioni. Un aspetto della diplomazia informatica che può talvolta creare tensioni con le iniziative incentrate sulla sicurezza.
  • Misure di rafforzamento della fiducia informatica – Le misure di rafforzamento della fiducia informatica, così come le tradizionali misure di controllo degli armamenti, mirano ad aumentare la trasparenza e a ridurre il rischio di incomprensioni che potrebbero portare a conflitti nel cyberspazio.

Diplomazia informatica e politiche internazionali sul cyberspazio

Di seguito lo stato dell’arte delle varie politiche sul cyberspazio nell’ottica di una diplomazia informatica. Ovvero:

Italia: -Il MAECI e la governance nazionale dello spazio cibernetico – l Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha un ruolo di primo piano nell’azione politico-diplomatica italiana sulle tematiche cibernetiche, accompagnando la definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza. Inoltre, presso la Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza (DGAP) è stata istituita un’Unità dedicata alle Politiche e alla Sicurezza dello Spazio Cibernetiche che persegue un duplice obiettivo: contribuire alla costruzione di uno spazio digitale libero, sicuro e accessibile e rafforzare la cooperazione internazionale in ambito cyber. La dimensione tecnologica e innovativa di queste attività rappresenta anche un’opportunità per promuovere il sistema Paese.

EU’s Cybersecurity Strategy for the Digital Decade ed altre iniziative- La nuova strategia europea punta a rafforzare la resilienza collettiva contro le minacce informatiche, garantendo ai cittadini e alle imprese un uso sicuro dei servizi digitali, attraverso l’attuazione del Cyber Diplomacy Toolbox, il sostegno al Programme of Action promosso in sede ONU e le iniziative di dialogo e capacity building con Paesi terzi.

L’EU, nel tempo, ha costantemente rafforzato la propria strategia di sicurezza informatica attraverso regolamenti come NIS 2, DORA e il Cyber Resilience Act,ed il Cyber Solidarity Act. Quest’ultimo, in particolare, persegue uno scopo diverso: la preparazione collettiva, la risposta rapida e le capacità di difesa informatica paneuropee.

EU Cyber Diplomacy Toolbox – Si tratta di un insieme di strumenti che offre all’UE un approccio strutturato per prevenire o per contrastare attività informatiche malevole – anche attraverso l’adozione di misure restrittive contro individui o entità responsabili – con l’obiettivo di tutelare la stabilità e la pace nel cyberspazio. Inoltre, il Cyber Diplomacy Tool mira a promuovere una cooperazione più strutturata tra attori civili e militari, compresa la cooperazione con la NATO, dato che un incidente informatico su vasta scala che colpisce le infrastrutture civili dell’Unione, da cui dipendono i militari, può anche attivare i meccanismi di risposta della NATO.

Di seguito l’infografica che rappresenta la EU cybersecurity policy alla base della diplomazia informatica europea.

La diplomazia informatica (o cyber-diplomacy)è un termine utilizzato per descrivere l'applicazione di tecniche diplomatiche e negoziazioni nelle relazioni internazionali che affrontano e regolano questioni relative al cyberspazio.
La diplomazia informatica (o cyber-diplomacy)è un termine utilizzato per descrivere l'applicazione di tecniche diplomatiche e negoziazioni nelle relazioni internazionali che affrontano e regolano questioni relative al cyberspazio.

NATO – Negli ultimi dieci anni, la NATO ha adattato le proprie strategie per rispondere all’evoluzione delle minacce cyber. Dal 2016 considera il cyberspazio un dominio operativo e ha introdotto il Cyber Defence Pledge per rafforzare la resilienza collettiva. Il nostro MAECI contribuisce all’attuazione delle misure previste, partecipa alla definizione di risposte a minacce sotto la soglia dell’attacco armato e promuove l’integrazione del cyber nelle esercitazioni e attività addestrative dell’Alleanza.

ONU – Dal 2004, vari Gruppi di Esperti Governativi (GGE – Group of Governmental Experts) e un Gruppo di Lavoro a composizione aperta (OEWG – Open-ended Working Group) hanno affrontato temi come le norme di condotta statale, l’applicazione del diritto internazionale, la costruzione di fiducia e le minacce emergenti. Il primo OEWG, conclusosi nel marzo scorso, ha adottato un rapporto condiviso che include la proposta di un Programme of Action, co-sponsorizzata dagli Stati membri UE.

OSCE – L’OSCE ha sviluppato misure di rafforzamento della fiducia (Confidence-Building Measures -CBM) per prevenire malintesi sull’uso delle tecnologie digitali tra Stati, promuovendo così una cooperazione più trasparente e stabile.

Componenti chiave di una strategia globale per il ciberspazio

Una strategia informatica completa include diversi elementi chiave che lavorano collettivamente per affrontare efficacemente le minacce informatiche dinamiche ed emergenti e, precisamene:

  • Esecuzione di valutazioni approfondite del rischio e lo sfruttamento delle informazioni sulle minacce – Ciò è fondamentale per rilevare i punti deboli e stare al passo con il panorama delle minacce in continua evoluzione. Inoltre, la creazione di una solida politica e di un quadro nazionale in materia di sicurezza informatica fornisce una visione chiara e priorità per la protezione delle risorse chiave.
  • Condivisione informazioni, risorse e competenze – È doveroso ribadire che è quanto mai essenziale condividere informazioni, risorse e competenze per creare un fronte unito contro i cyber criminali, coinvolgendo gli stakeholder pubblici e privati al fine di migliorare anche il processo di protezione dei settori infrastrutturali essenziali -quali l’elettricità, la finanza, la sanità e i trasporti – che sono fondamentali per aumentare la resilienza nazionale.
  • Creazione di una strategia di risposta agli incidenti ben definita e di gestione delle crisi informatiche – Tale strategia è fondamentale per identificare, reagire e riprendersi dalle attacchi informatici il più rapidamente possibile. Inoltre, la strategia informatica globale richiede lo sviluppo di capacità e iniziative di formazione per fornire, a tutti gli stakeholder coinvolti, le informazioni e le competenze per affrontare le minacce informatiche.

Ancora, una strategia informatica strutturata si basa su un quadro giuridico e normativo completo che affronta la criminalità informatica, la protezione dei dati e le preoccupazioni relative alla privacy, stabilendo una base legale per punire i trasgressori informatici e proteggere i dati personali.

Conclusione

La diplomazia informatica si è affermata come uno strumento fondamentale per il mantenimento della sicurezza internazionale nell’era digitale dato che, promuovendo il dialogo, le norme di comportamento responsabile e facilitando la cooperazione internazionale, supporta le nazioni ad affrontare le complesse sfide poste dal cyberspazio.

Tuttavia, il campo della diplomazia informatica è ancora in evoluzione e permangono sfide significative, quali: la difficoltà di attribuzione, il rapido ritmo del cambiamento tecnologico e la diversità di interessi delle diverse parti interessate che complicano gli sforzi diplomatici nel cyberspazio. Si ritiene che, nonostante queste sfide, l’importanza della diplomazia informatica non farà che crescere nei prossimi anni dato che, a fronte dell’aumentare della nostra dipendenza dalle tecnologie digitali, aumenterà anche la necessità di meccanismi diplomatici efficaci per gestire i rischi e i conflitti informatici.

È doveroso evidenziare che il futuro della diplomazia informatica sarà definito dalla capacità degli Stati di cooperare, rafforzare la fiducia reciproca e coinvolgere tutti gli attori – pubblici e privati – nella costruzione di un cyberspazio sicuro, stabile e inclusivo. Ovvero, lavorare insieme sarà essenziale per affrontare sfide comuni e cogliere le opportunità dell’era digitale.

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