martedì, 28 Gennaio 2025

La Cina sospetta di Intel: dubbi sulla sicurezza

La Cybersecurity Association of China (Csac), ha dichiarato che “Il produttore di chip statunitense ha costantemente danneggiato la sicurezza nazionale e gli interessi del Paese”. Pertanto sarebbe necessario che tutti i dispositivi Intel venissero sottoposti a severe revisioni di sicurezza da parte di esperti.

L’annuncio arriva in un periodo in cui i rapporti tra Cina e USA non sono particolarmente distesi, a causa anche dell’embargo che gli Stati Uniti hanno posto alla Repubblica Popolare sull’acquisto di prodotti e componenti tecnologiche necessarie alla produzione di chip.

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Oltre ai chip di cui sopra, anche i processori Xeon, utilizzati da Intel fin dal 1998 per i sistemi server di fascia media basati sull’architettura x86, sono stati dichiarati pericolosi. “Intel presenta gravi difetti in termini di qualità del prodotto e gestione della sicurezza, il che indica un atteggiamento estremamente irresponsabile nei confronti dei clienti“, si legge nella stessa nota rilasciata dalla Csac.
L’accusa sostiene che suddetti chips siano facilmente attaccabili tramite delle backdoor create appositamente dalla NSA (National Security Agency) statunitense.

Tuttavia, una rinuncia ai prodotti Intel metterebbe il Paese orientale a dura prova per quanto riguarda i prodotti tecnologici: l’offerta è già notevolmente ridotta e una nuova rinuncia potrebbe compromettere totalmente l’importazione cinese di chip.

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