giovedì, 3 Aprile 2025

Genova si candida a “capitale del dato”

Al Great Campus degli Erzelli, a Genova, è stato firmato un protocollo d’intesa per candidare la città a diventare “Capitale del Dato”, e ospitare, così, la gigafactory nazionale italiana.

Forte della presenza dei due supercomputer, Davinci-1 di proprietà di Leonardo, e Franklin dell’ IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, volti alla ricerca biomedica, Genova ha tutte le carte in regola per ospitare la gigafactory dedicata all’intelligenza artificiale che, al momento, è contesa con Bologna, la quale “si è candidata col Cineca. Noi abbiamo il computer di Leonardo che è più potente, più importante, e soprattutto abbiamo una filiera enorme tra IIT, le università, tutte le nostre aziende. Abbiamo veramente la capacità di fare un grande passo avanti, quindi io vedo importanti ricadute economiche occupazionali”, ha spiegato il Governatore della Regione Liguria, Marco Bucci.

Il Presidente ha poi aggiunto: “La firma del protocollo d’intesa conferma Genova come capitale del supercalcolo e dei big data con Regione Liguria in prima linea nel sostenere questo primato. La città ospita già due supercomputer di eccellenza, Davinci-1 di Leonardo e quello gestito da Liguria Digitale per IIT. Da un lato i dati e lo studio sull’intelligenza artificiale, dall’altro la ricerca: agli Erzelli il nuovo ospedale integrerà un centro di ricerca traslazionale e laboratori di scienze computazionali, favorendo l’innovazione anche nel campo della medicina. A partire da oggi la Liguria si pone ufficialmente alla guida della trasformazione digitale e sostenibile a livello internazionale“.

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Alessio Butti

La firma di questo protocollo arriva a pochi giorni dall’approvazione in Senato del disegno di legge sull’intelligenza artificiale, fortemente voluto da questo governo, e in una fase di grande slancio per l’ecosistema dell’innovazione italiano – spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Genova e la Regione Liguria si confermano protagoniste nel super calcolo, nella gestione del dato, nella ricerca biomedica e nello sviluppo di tecnologie avanzate. È esattamente questo il modello che vogliamo promuovere: un’alleanza tra pubblico, privato e ricerca, per costruire un’infrastruttura digitale solida, sicura e orientata al futuro. I dati, se ben governati, sono una risorsa strategica per la crescita economica, la salute e la qualità della vita dei cittadini”.

Giorgio Metta – IIT

Il direttore scientifico dell’IIT è fiducioso e punta forte sull’evoluzione della medicina: “Abbiamo un pezzo di Liguria che si trova qui per sancire il fatto che abbiamo capacità tecniche di realizzazione di hardware e software: parliamo di intelligenza artificiale, bioinformatica, tutto quello che serve per avere applicazioni nel settore della salute. La grossa scommessa è una medicina sempre più precisa, sempre più accurata, che va al target e consentirà di disegnare anche i farmaci con un costo molto più basso. La sfida dell’intelligenza artificiale è consentirci non tanto di scoprire a caso delle molecole, ma di disegnarle ad hoc per curare la malattia. Noi abbiamo già deliberato un investimento che raddoppierà la nostra capacità capacità di calcolo e consentirà di quadruplicare la capacità di storage dei dati. Parliamo di 9 milioni di euro che sono in fase di gara”.

Roberto Cingolani – Leonardo

Genova può essere capitale del dato perché ha una potenza di calcolo pro capite molto elevata. La prima cosa che mancano, però, sono i cervelli umani. Ricordo che la Cina produce 4,5 milioni di ingegneri all’anno, gli Stati Uniti un quinto, l’Europa è sulle centinaia di migliaia. High performance e cloud computing, intelligenza artificiale sono le tecnologie che guidano l’attuale evoluzione dell’industria e della società. Basti pensare al ruolo rilevante che queste occupano nell’ambito della sicurezza o ancora in quello delle scienze della vita. Avere queste capacità significa garantire competitività al sistema delle imprese e servizi state of the art ai cittadini. Il protocollo di oggi è uno dei passi fondamentali per poter attrarre e mantenere sul territorio le competenze necessarie a garantire lo sviluppo nel lungo periodo”, ha commentato invece l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo.

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Le firme

Il documento, Genova capitale dell’high performance computing per la ricerca biomedica, è stato firmato da Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Confindustria Genova, CNR, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova, Leonardo, Istituto Giannina Gaslini IRCCS, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Camera di Commercio di Genova, Mnesys e RAISE alla presenza del presidente della Regione Liguria Marco Bucci, del Vicesindaco reggente della città di Genova Pietro Piciocchi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti.

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