Il colosso petrolifero italiano Eni ha avviato i lavori di potenziamento del proprio centro di calcolo sito a Ferrera Erbognone, nel pavese, per renderlo il più potente supercalcolatore al mondo nell’ambito industriale.
Si chiama HPC6, che sta per High Performance Computer, e sarà in grado di processare fino ad un picco di 600 Pflop/s, circa 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo. Ciò contribuirà a rendere il Green Data Center di Eni uno dei supercalcolatori più efficienti del globo sia per velocità che per efficienza energetica.
Nel centro di calcolo pavese sono già ospitati i sistemi HPC4 ed HPC5, che possiedono una capacità di calcolo del 70 Pflop/s, e sono già dotati di sistemi di efficienza energetica superlativi: l’alimentazione arriva in parte da un impianto fotovoltaico da 1MW di potenza ed è raffreddato dalla circolazione di aria a bassa intensità, in modo da ridurre al minimo il condizionamento.
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Le componenti
Il raffreddamento del HPC6, invece, sarà effettuato con un nuovo sistema a liquido per ridurre ancora di più l’impronta di CO2. Lo storage e i sistemi tecnologici saranno forniti da Hewlett Packard Enterprise, azienda multinazionale statunitense che è stata in grado di aggiudicarsi la gara d’appalto.
Una CPU AMD EPYC™ da 64 core è presente su ognuno dei 3472 nodi di calcolo, affiancata da quattro GPU AMD Instinct™ MI250x, per un totale di 13.888, organizzate in 28 rack.
La soluzione di rete prescelta è HPE Slingshot con topologia Dragonfly, che garantisce un’interconnessione tra i nodi al massimo dell’efficienza.
Con il sistema di raffreddamento a liquido, inoltre, sarà smaltito circa il 96% del calore prodotto, che consente di mantenere le componenti a temperature ottimali e un utilizzo più efficirnte dell’energia.
Le parole dell’AD
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENI, ha dichiarato: “Tramite questa iniziativa continuiamo a supportare in modo determinante la nostra leadership tecnologica, riaffermando il ruolo di Eni nel supercalcolo, e rilanciamo le nostre ambizioni nell’ambito delle infrastrutture a esso dedicate. Questo progetto riflette il nostro impegno costante verso l’innovazione e la digitalizzazione a servizio anche del nostro percorso di transizione energetica. Il nuovo sistema HPC potenzia significativamente le nostre capacità di calcolo e segna un nuovo punto di svolta nel modo in cui affrontiamo le sfide della sicurezza energetica, della competitività e della sostenibilità“.
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