Il gruppo cybercriminale Ragnar Locker, di la cui origine è probabilmente collocabile nell’Est Europa, nei primi giorni di agosto ha “bucato” i server dell’ospedale Mayanei HaYeshua, nel quartiere di Bnei Brak, a Tel Aviv.
L’ospedale è stato derubato di centinaia di migliaia di profili riservati dei pazienti, compresi quelli più delicati del reparto psichiatrico. Ma ciò che più preoccupa le autorità israeliane è che tra i profili trafugati figura anche quelli di Benjamin Netanyahu – Primo Ministro -, membri della Knesset – il parlamento israeliano -, rabbini e membri importanti della comunità ebraica.
Tramite una nota l’ospedale ha fatto sapere che la fuga di notizie si è verificata durante un attacco informatico all’inizio di agosto e che gli esperti sono al lavoro per studiare le conseguenze di questo furto di dati.
Inoltre è stato fatto sapere che gli estorsori hanno chiesto un riscatto la cui somma non è stata resa nota pubblicamente ( si parlerebbe di decine di milioni di shekel, la valuta israeliana) ma l’ospedale non sarebbe in fase di negoziazione con gli hacker.