giovedì, 16 Ottobre 2025

Cyber insurance: scenario mercato

L’escalation delle minacce informatiche sta spingendo sempre più aziende a valutare l’adozione di polizze assicurative cyber, anche se per quasi metà di esse la protezione digitale non è ancora una priorità strategica.

Scenario Globale

Il continuo processo di digitalizzazione dei processi industriali e dei servizi sta aumentando l’esposizione ai rischi cyber, rendendo le coperture assicurative una necessità strategica.

Secondo la società di ricerca Market&Market, il mercato delle assicurazioni cyber è destinato a crescere ulteriormente, passando da 16,54 miliardi di dollari nel 2025 a 32,19 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR (Compound Average Growth Rate o Tasso di Crescita Annuo Composto) del 14,2%. Ciò è determinato da: la crescita della frequenza e della sofisticazione delle minacce informatiche (in particolare ransomware, phishing e violazione dei dati); l’aumento dei requisiti normativi; la crescente consapevolezza delle aziende in materia di mitigazione del rischio e protezione delle risorse digitali.

È doveroso evidenziare che il mercato delle assicurazioni cyber si espande grazie all’evoluzione delle minacce digitali e alla dipendenza tecnologica crescente, rendendo queste polizze un elemento cruciale per il trasferimento del rischio aziendale.

Inoltre, l’accelerazione digitale attraverso cloud, IoT, IIoT e smart working ha moltiplicato le vulnerabilità informatiche, incrementando l’esposizione ai cyber-rischi. Ancora, le normative europee come GDPR, NIS2 e DORA – e quelle sulla privacy a varie latitudini -obbligano le organizzazioni a adottare coperture assicurative per evitare sanzioni normative e gestire le sfide di responsabilità direttiva nella gestione del rischio cyber, prioritizzando le strategie di mitigazione.

Anche le PMI stanno sviluppando maggiore consapevolezza, riconoscendo di essere target privilegiati per i criminali informatici a causa delle loro difese limitate.

Pertanto, l’integrazione delle assicurazioni cyber nei sistemi di risk management – supportata da strumenti di quantificazione e partnership strategiche tra assicuratori e fornitori di servizi di cybersecurity – sta potenziando il valore delle polizze e alimentando la crescita dell’ecosistema globale di gestione del rischio.

Scenario Italia – CyberArk report

Il mercato assicurativo delle polizze cyber è in crescita anche in Italia a fronte delle crescenti minacce informatiche e ai requisiti normativi. Le aziende italiane stanno riconoscendo sempre più l’importanza dell’assicurazione informatica come strumento di gestione del rischio per mitigare le perdite finanziarie associate a violazioni dei dati, attacchi ransomware e blocchi operativi, stimolando così l’espansione del settore.

E’ doveroso evidenziare che, secondo quanto rivela il report CyberArk Identity Security Landscape Report 2025, il panorama italiano presenta un paradosso critico: elevata percezione di sicurezza accompagnata da rischi in escalation, particolarmente per le identità macchina e la Shadow AI. Tuttavia, la pressione assicurativa sta emergendo come catalizzatore decisivo per il cambiamento.

Il report rivela che le aziende italiane, pur sentendosi protette, stanno inconsapevolmente creando una superficie d’attacco massiva a fronte dell’adozione accelerata di cloud e AI che hanno provocato un’esplosione delle identità macchina, che ora superano quelle umane con un rapporto 85:1.

Inoltre, dal report si evince un dato allarmante: il 53% di queste identità macchina dispone di accessi privilegiati, significativamente superiore alla media globale del 42%. Ciò comporta migliaia di “chiavi digitali” verso sistemi critici in mano a entità non umane, spesso non monitorate adeguatamente.

Ancora, solo il 19% delle organizzazioni italiane riconosce le identità non umane come utenti privilegiati, nonostante la loro capacità di accedere a dati sensibili. Tale lacuna percettiva rappresenta una vulnerabilità sistemica alquanto preoccupante.

Tuttavia, l’elemento distintivo del mercato italiano è l’influenza esercitata dalle compagnie assicurative: il 95% delle organizzazioni subisce pressione dagli assicuratori per implementare controlli privilegiati avanzati (contro l’88% globale). Di fatto, le compagnie assicurative, consapevoli dei costi esorbitanti delle violazioni, non forniscono più semplici raccomandazioni ma impongono requisiti espliciti per ottenere o mantenere coperture.

La gestione delle identità privilegiate diventa così una necessità business-critical imposta esternamente dato che, nonostante la maggiore consapevolezza italiana sulle minacce delle identità non umane, il gap tra consapevolezza e azione rimane significativo e, precisamente:

  • 52% delle organizzazioni manca di controlli di sicurezza per infrastrutture cloud
  • 87% ha subito almeno due violazioni identity-based negli ultimi 12 mesi

Di fatto, la pressione esterna delle compagnie assicurative sta trasformando la cybersecurity da protezione reputazionale a necessità operativa e finanziaria, spingendo gli investimenti in soluzioni di sicurezza identitaria complete.

Tipologia di coperture cyber

Oggi esistono sul mercato italiano polizze cyber avanzate che offrono una protezione comprensiva attraverso tre macro-aree strategiche:

First-Party Losses (Perdite Dirette)

  • Perdita di profitti da interruzione operativa
  • Analisi forense e investigazione dell’incidente
  • Comunicazione pubblica e notifiche obbligatorie

Third-Party Liabilities (Responsabilità verso Terzi)

  • Sanzioni normative per non conformità
  • Risarcimenti clienti per danni subiti
  • Spese legali per contenziosi e difesa

Reputational Impact (Impatto Reputazionale)

  • Supporto PR specializzato per crisis communication
  • Crisis management professionale per gestione emergenze

Inoltre, i leader globali (WTW, Marsh, Aon, Howden, ecc..) stanno rivoluzionando l’offerta con:

  • Soluzioni modulari personalizzabili per specifiche esigenze aziendali
  • Tempi di attivazione ridotti da 12 a 8 ore per risposta rapida agli incidenti
  • Coperture verticali specializzate per settori critici, quali:
    • Retail (protezione dati clienti e POS)
    • Pharma (proprietà intellettuale e conformità FDA)
    • Energy (infrastrutture critiche e OT security)
    • Pubblica Amministrazione (servizi essenziali e dati cittadini)

È doveroso evidenziare che non tutte le organizzazioni riescono ad ottenere una copertura cyber. La mancata sottoscrizione è dovuta spesso l’inadeguatezza o la mancanza di controlli di cybersecurity sicurezza.

Roadmap per la sicurezza delle identità

Le organizzazioni devono affrontare questa sfida strategica attraverso un approccio strutturato e prioritario attraverso:

  • Riconoscimento e classificazione delle identità macchina – È necessario elevare le identità non umane allo stesso livello critico di quelle umane, considerando il loro potenziale di accesso privilegiato e la capacità di compromettere sistemi critici.
  • Implementazione di controlli robusti – Si tratta di adottare soluzioni di “identity security” che proteggano l’intero ciclo di vita delle identità, focalizzandosi su:
  • Accessi privilegiati granulari
  • Accesso Just-in-Time
  • Segmentazione degli ambienti
  • Gestione della shadow IA -È quanto mai urgente affrontare la proliferazione di IA non autorizzata estendendo i controlli di sicurezza anche alle “aree ombra”, prevenendo rischi emergenti da IA non governata.
  • Partnership strategica con le compagnie assicurative – Urge un campo di paradigma, ovvero: trasformare le compagnie assicurative da semplice fattore di costo a partner strategico per raggiungere una cyber resilienza superiore.

Conclusione

Il messaggio strategico per le aziende italiane è inequivocabile: la resilienza digitale richiede un approccio che integri protezione tecnica e strumenti finanziari evoluti.

La cyber insurance rappresenta oggi una componente critica del risk management, proteggendo non solo l’operatività aziendale ma anche la fiducia degli stakeholder. Pertanto, in un ecosistema interconnesso e sempre più esposto, una copertura cyber solida, trasparente e integrata nella governance diventa essenziale per affrontare con serenità l’imprevedibile certezza del rischio cyber.

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