Durante la notte di Domenica 26 Gennaio un attacco informatico di tipo cryptolocker ha colpito i server del Gruppo Marposs, azienda bolognese che fornisce apparecchiature di misurazione di precisione a industrie di tutto il mondo.
L’attacco ha fatto si che alcuni server, specialmente quelli relativi al comparto della logistica, venissero criptati secondo un codice noto solamente ai malfattori. In questo modo, perché la vittima possa ottenere la decriptazione dei dati e rientrarne in possesso, dovrebbe pagare un lauto riscatto. Il comparto della produzione, invece, è stato toccato solo in minima parte.
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Le misure cautelari sono scattate immediatamente: Marposs ha assoldato un team di esperti di cybersicurezza (Gruppo Lutech) che ha permesso di ridurre la gravità dell’impatto dell’attacco informatico e ha avvertito la Polizia Postale, che ha aperto le indagini per identificare i responsabili dell’azione criminale. Inoltre, come misura cautelare nei confronti dei propri dipendenti “è stata richiesta l’attivazione della Cassa integrazione ordinaria fino al 7 febbraio. Lo strumento, la cui adozione è prevista per situazioni di emergenza come questa, sarà applicato in modo parziale e flessibile ai comparti maggiormente colpiti, andando a ridursi con il ripristino graduale delle attività”, ha comunicato la compagnia stessa.
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